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Andreea & Luca. Da Dicembre 2019 raccontiamo la Toscana attraverso le nostre giratine.

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Borghi Toscana

San Gusmè: cosa vedere e cosa fare in questo borgo nel Chianti Senese

San Gusmè è uno di quei posti che sembrano usciti da un libro di fiabe. Un minuscolo borgo medievale perfettamente conservato, incastonato tra le dolci colline del Chianti Senese, a due passi da Castelnuovo Berardenga. Qui, nel cuore della Toscana più autentica, dove i vigneti si rincorrono fino all’orizzonte e l’aria sa di storia e vino buono, sorge questo gioiello nascosto che sembra voler custodire gelosamente i suoi segreti.

La posizione di San Gusmè è strategica ma tranquilla: situato su un crinale, domina la valle sottostante, regalando viste spettacolari fino a Siena, facilmente riconoscibile in lontananza per la Torre del Mangia e il Duomo. Nonostante le sue piccole dimensioni, San Gusmè vanta un passato di tutto rispetto: fu fondato nel tardo Medioevo e fin dagli inizi visse sotto l’influenza di Siena, seguendone fedelmente le sorti storiche, incluse guerre, occupazioni e il passaggio al Granducato di Toscana.

Il nome del borgo deriva da una trasformazione linguistica di “San Cosma“, il santo a cui è dedicata la chiesa più antica della zona. Fin dal IX secolo si hanno notizie di questo luogo, e nel corso dei secoli, tra lotte per il controllo del territorio e un lento ma costante sviluppo, San Gusmè si è affermato come uno degli esempi più caratteristici di borgo fortificato della regione.

Cosa vedere a San Gusmè

Passeggiare per San Gusmè è come fare un salto nel tempo. Il borgo, di forma circolare, è ancora oggi circondato da tratti delle sue antiche mura difensive, erette nel 1370 per proteggersi dalle scorrerie delle compagnie di ventura. Gli ingressi principali al paese sono due: la Porta Senese, sormontata da una lapide in marmo che mostra orgogliosamente la “balzana” di Siena (lo stemma della Repubblica Senese), e la Porta Nuova, costruita molto più tardi, nel 1939, proprio accanto alla chiesa parrocchiale.

Uno dei luoghi di culto più significativi è la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, patroni del paese, menzionata fin dall’anno 867. L’edificio si trova all’interno del borgo, e rappresenta il cuore spirituale e storico del luogo. Poco distante, si trova anche la Chiesa della Santissima Annunziata, spesso chiamata “Compagnia”, adornata da un campanile molto caratteristico e impreziosita da una tela attribuita a Pietro Sorri, pittore nato proprio a San Gusmè nel 1556 e discepolo di Arcangelo Salimbeni e Domenico da Passignano.

La statua di Luca Cava

Ma l’elemento forse più curioso e inaspettato che attira l’attenzione dei visitatori è la statua di Luca Cava. Questa scultura, situata proprio all’ingresso del borgo, rappresenta un uomo colto in un momento… “intimo”. La statua nacque nel 1888 per iniziativa di un contadino locale, che volle così indicare un punto dove fosse accettabile fare i propri bisogni, il cui contenuto sarebbe poi stato usato come fertilizzante per gli orti. Accanto alla statua, un’iscrizione recita:

“Re, imperatore, papa, filosofo, poeta, contadino e operaio: l’uomo nelle sue quotidiane funzioni. Non ridete, pensate a voi stessi”.

È proprio questo spirito schietto e genuino a rendere San Gusmè un posto così speciale.

Cosa fare a San Gusmè

San Gusmè non offre musei, centri commerciali o grandi eventi: la sua ricchezza è nell’atmosfera, nel ritmo lento della vita quotidiana, nel silenzio interrotto solo dal vento tra le vigne. Ma se capiti nel momento giusto, potresti trovare il paese in piena festa!

Ogni anno, nei primi due fine settimana di settembre, San Gusmè ospita la Festa del Luca, un evento divertente e fuori dal comune dedicato proprio alla celebre statua. Durante la festa, le strade del borgo si animano con musica dal vivo, stand gastronomici e artigianali, e un ristorante tipico a cielo aperto che propone piatti locali e vino Chianti a volontà. È l’occasione perfetta per vivere il paese in modo più vivace, conoscere i suoi abitanti e lasciarsi coinvolgere da un’atmosfera davvero unica.

Oltre alla festa, la vera “attività” da fare a San Gusmè è perdersi tra i suoi vicoli. Ogni angolo racconta una storia: una finestra con fiori curati, un arco in pietra, una vista mozzafiato sulla campagna toscana. Fermarsi su una panchina e ammirare il panorama sulle colline del Chianti è un’esperienza in sé. E se hai la fortuna di capitare in una giornata limpida, potrai vedere distintamente Siena stagliarsi all’orizzonte.

Infine, non mancano i due ristoranti locali dove assaporare cucina toscana autentica: semplicità, qualità e calore sono le parole d’ordine.

Cosa vedere vicino a San Gusmè

Una volta esplorato ogni angolo del borgo, vale la pena allungarsi di qualche chilometro per continuare la scoperta del Chianti Senese. Tra le tappe imperdibili c’è il Castello di Brolio, storica roccaforte della famiglia Ricasoli. Anche se non sempre è aperto, già solo ammirarne l’imponente struttura dall’esterno vale la deviazione.

Altra meta da segnare è il Castello di Meleto, noto anche per ospitare una delle Big Bench del “Big Bench Community Project”, quelle famose panchine giganti colorate che offrono viste spettacolari e sono diventate ormai tappe iconiche per i viaggiatori curiosi. La panchina nei pressi del castello offre uno scorcio magnifico sul paesaggio toscano.

Chi ama le passeggiate nella natura può dirigersi verso le sorgenti del fiume Ombrone, poco fuori da San Gusmè, oppure intraprendere itinerari a piedi o in bici che si snodano tra le colline, passando per pievi, casali e poderi immersi nei vigneti.

E se sei in camper, tutta l’area attorno a Castelnuovo Berardenga è perfetta per soste panoramiche e tranquille, con aree di sosta ben attrezzate e tanti piccoli borghi nei dintorni da scoprire.

Se cerchi un borgo fuori dalle rotte più battute, ma capace di regalare emozioni vere, San Gusmè è il posto giusto. Un luogo dove ogni pietra racconta una storia e ogni tramonto sembra un dipinto.

San Gusmè, le foto

Ecco alcune foto di San Gusmé

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