Andreea & Luca. Da Dicembre 2019 raccontiamo la Toscana attraverso le nostre giratine.

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Borghi Toscana

Vallombrosa: cosa vedere e fare tra abbazia, foreste e sentieri nel cuore del Pratomagno

Nascosta tra i fitti boschi del Pratomagno, a circa 1.000 metri di altitudine, Vallombrosa è una delle località più affascinanti e suggestive della Toscana. Situata nel comune di Reggello, a meno di un’ora da Firenze, rappresenta una meta ideale per chi cerca natura, silenzio e spiritualità.

Il nome deriva dal latino vallis umbrosa, “valle ombrosa”, e mai definizione fu più azzeccata: Vallombrosa è un santuario naturale dove la luce filtra dolcemente tra gli alberi e l’aria profuma di resina e muschio. Le sue foreste di abeti, faggi e castagni formano una delle aree più antiche e rigogliose d’Italia, oggi protetta come Riserva Naturale Biogenetica di Vallombrosa.

Ma Vallombrosa non è solo natura: è anche un luogo di profonda spiritualità. Qui, nel cuore della foresta, nel XI secolo nacque la Congregazione Vallombrosana, ramo dei monaci benedettini che fece di questo luogo un centro di fede, cultura e ospitalità. Ancora oggi, l’atmosfera che si respira tra le mura del monastero e lungo i sentieri del bosco è di quiete e raccoglimento.

Come arrivare

Raggiungere Vallombrosa è semplice, ma regala già di per sé un piccolo viaggio nel paesaggio toscano.

Da Firenze si percorre l’Autostrada A1 in direzione Roma, uscendo a Incisa-Reggello. Da lì si seguono le indicazioni per Reggello e poi per Vallombrosa, attraversando una strada panoramica che si arrampica tra oliveti e boschi. L’ultimo tratto è un susseguirsi di curve e scorci mozzafiato sulla valle dell’Arno.

Da Arezzo si può arrivare passando per la Valdarno Superiore, toccando località come Terranuova Bracciolini e Pian di Scò, fino a congiungersi con la stessa provinciale che sale a Vallombrosa.

Chi preferisce i mezzi pubblici può prendere un treno fino a Sant’Ellero (linea Firenze–Arezzo) e da lì un bus locale che sale fino al borgo e all’abbazia, attivo nei mesi primaverili ed estivi.

Durante l’inverno o in caso di neve, la strada rimane comunque accessibile, ma è consigliabile informarsi sulle condizioni meteo, poiché la zona può essere coperta da ghiaccio o nebbia.

Cosa vedere a Vallombrosa

Vallombrosa non è un borgo nel senso tradizionale, ma un piccolo mondo immerso nel verde, dove storia, natura e spiritualità convivono in perfetta armonia.

Il cuore del luogo è l’Abbazia di Vallombrosa, fondata da San Giovanni Gualberto intorno all’anno 1036. L’edificio, maestoso e austero, è circondato da mura e torri che lo fanno somigliare a un piccolo villaggio monastico. Al suo interno si trovano il chiostro, la biblioteca, la foresteria e la chiesa abbaziale, dedicata a San Giovanni Evangelista.

La chiesa custodisce opere d’arte di grande valore, tra cui tele di Lorenzo Lippi e Ignazio Hugford, un organo monumentale e un coro ligneo del XVI secolo. Nei secoli, l’abbazia divenne un importante centro culturale e spirituale, visitato da papi, studiosi e artisti.

All’esterno, il Chiostro Grande è uno spazio di pace, con un porticato elegante e una fontana centrale. Da qui si accede alla Foresteria, dove è possibile pernottare in camere semplici ma accoglienti, e al Museo dell’Abbazia, che espone oggetti liturgici, libri antichi e strumenti della vita monastica.

Nei pressi dell’abbazia si trova anche l’Arboreto di Vallombrosa, un meraviglioso giardino forestale creato nel 1869 come laboratorio naturale per lo studio delle piante. Qui crescono più di 5.000 esemplari di alberi, appartenenti a circa 700 specie provenienti da tutto il mondo. L’arboreto è visitabile a piedi, con percorsi segnalati e aree di sosta perfette per famiglie e fotografi.

L’Abbazia di Vallombrosa

L’abbazia è il cuore spirituale e culturale del luogo. Fondata da San Giovanni Gualberto, cavaliere fiorentino convertito alla vita monastica dopo un episodio di perdono e conversione, divenne presto un modello di riforma della vita religiosa in Toscana.

La Congregazione Vallombrosana adottò la regola benedettina, ma introdusse elementi innovativi, come una forte attenzione alla povertà e alla preghiera comunitaria. Nel corso dei secoli, l’abbazia fu ampliata e rinnovata, assumendo l’aspetto monumentale che conserva ancora oggi.

Il complesso si sviluppa attorno a due chiostri: il Chiostro Grande, con colonne in pietra serena e affreschi rinascimentali, e il Chiostro dei Foresteri, più piccolo e raccolto. Le sale della biblioteca e del refettorio sono arricchite da affreschi che raffigurano episodi della vita del Santo.

L’abbazia è ancora abitata da una comunità di monaci vallombrosani che mantengono viva la spiritualità del luogo, accogliendo visitatori e pellegrini. Le funzioni religiose e il canto gregoriano si svolgono regolarmente, offrendo momenti di profonda suggestione.

Vallombrosa: trekking e natura

La Riserva Naturale di Vallombrosa è un vero paradiso per chi ama il trekking, la fotografia naturalistica e il turismo lento. I sentieri che si diramano intorno all’abbazia sono ben segnalati e offrono percorsi adatti a tutti i livelli, dai semplici camminatori agli escursionisti esperti.

Uno dei percorsi più conosciuti è il Sentiero dell’Arboreto, un itinerario facile che attraversa alcune delle aree più antiche della foresta e conduce al Giardino Botanico.

Più impegnativo, ma di grande fascino, è il Sentiero per la Croce di Pratomagno, che raggiunge la vetta dell’omonimo monte a oltre 1.500 metri di altitudine, dove si erge una grande croce in ferro visibile da tutta la valle dell’Arno. Da qui la vista spazia fino al Chianti, all’Amiata e, nelle giornate più limpide, persino al mare.

Un altro percorso molto suggestivo è il Cammino di San Giovanni Gualberto, che parte da Firenze e, seguendo antiche vie di pellegrinaggio, arriva fino all’Abbazia di Vallombrosa. È un itinerario che unisce fede, storia e natura, perfetto per chi cerca un’esperienza spirituale immersa nel paesaggio toscano.

Nei dintorni si possono anche praticare escursioni in mountain bike, passeggiate a cavallo e attività di educazione ambientale organizzate dalla Riserva Naturale e dai monaci stessi, che da secoli custodiscono e proteggono queste foreste.

Area camper a Vallombrosa

Vallombrosa è perfettamente attrezzata anche per accogliere i viaggiatori in camper. A pochi passi dall’abbazia si trova un’area di sosta camper gratuita, immersa nel verde e dotata di servizi essenziali come carico e scarico, tavoli da picnic e zone ombreggiate.

La posizione è ideale: in pochi minuti a piedi si raggiunge il complesso monastico, mentre alle spalle si aprono i sentieri della riserva. È un punto di partenza perfetto per esplorare la zona, soprattutto nei mesi estivi quando la temperatura rimane fresca e piacevole.

Un itinerario in camper consigliato collega Vallombrosa, Reggello e Saltino, per poi proseguire verso il Valdarno e i borghi del Chianti fiorentino. È un percorso perfetto per chi ama la natura e vuole alternare visite culturali a momenti di relax immersi nel verde.

Conclusione

Vallombrosa è un luogo che unisce l’anima della Toscana spirituale e quella più selvaggia e naturale. Tra l’imponente Abbazia benedettina, i boschi secolari e i sentieri che si perdono nella foresta, questo piccolo paradiso del Pratomagno rappresenta un rifugio ideale per chi cerca silenzio, contemplazione e bellezza autentica.

È la meta perfetta per un weekend rigenerante o una sosta nel cuore verde della regione, da vivere lentamente, tra il suono dei passi sul muschio e il canto lontano dei monaci.

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