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Andreea & Luca. Da Dicembre 2019 raccontiamo la Toscana attraverso le nostre giratine.

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Borghi Toscana

Cosa vedere a Lari: la Rocca dei Vicari

Durante il nostro giro tra i borghi della provincia di Pisa, non potevamo perderci Lari, un piccolo gioiello immerso tra le colline. Abbiamo lasciato il camper in un comodo parcheggio misto poco fuori dal borgo, e ci siamo incamminati a piedi verso il centro, approfittando del passaggio per fare una gustosa sosta all’alimentari del paese (dove, va detto, ci hanno trattato come vecchi amici).

Ma la vera protagonista della nostra visita è stata senza dubbio lei: la possente e affascinante Rocca dei Vicari, conosciuta anche come Castello di Lari.

Un castello al centro del borgo… e della storia

Il Castello di Lari si trova letteralmente al centro del paese, costruito in cima a una collina da cui si domina tutto il Valdarno. Una posizione strategica che ne ha fatto, per secoli, un punto di controllo fondamentale per i Fiorentini, soprattutto dopo il 1400, quando la rocca divenne la sede di un importante Vicariato.

Da qui si amministrava circa un terzo dell’attuale provincia di Pisa: un centro di potere, giustizia e controllo che ha inciso profondamente nella storia della zona.

Dal Medioevo al Novecento (passando per le celle del carcere)

Le prime tracce del castello risalgono addirittura all’anno Mille, ma fu proprio durante il dominio fiorentino che la fortezza assunse l’aspetto che ancora oggi possiamo ammirare. All’interno del complesso trovavano posto il Tribunale, la Cancelleria, le carceri, e ovviamente l’abitazione del Vicario.

Pensate che il Tribunale restò attivo fino al 1962 e che, anche dopo la fine del Vicariato con l’Unità d’Italia, una pretura civile continuò a operare a Lari fino alla fine degli anni Sessanta. Non è un castello “da cartolina”: è un luogo vissuto, usato, che ha continuato a respirare la storia fino a tempi recentissimi.

Il castello oggi: eventi, visite e vita culturale

Oggi il Castello di Lari è gestito con passione e cura dall’Associazione Culturale “Il Castello”, che si occupa di aprirlo ai visitatori, ma anche di organizzare eventi, conferenze, presentazioni e mostre.

Dopo un importante lavoro di restauro, la fortezza ha ritrovato parte del suo antico splendore e può essere visitata in autonomia o con guide. Alcune delle celle sono state lasciate come erano: spoglie, inquietanti, capaci di raccontare da sole cosa significava essere detenuti in un castello del potere.

Nel cortile interno, incorniciato da 92 stemmi dei Vicari che si sono succeduti nei secoli, si organizzano spesso matrimoni civili, ma anche mostre di pittura, fotografia o esposizioni storiche. Il tribunale, oggi dismesso, è diventato una sala polivalente, molto richiesta per eventi culturali.

E per i più piccoli (e per chi ama le rievocazioni in chiave fiabesca), da non perdere la “Magica Storia”, spettacolare evento con battaglie cavalleresche interpretate da bambini: un modo tenero e originale per far rivivere il Medioevo.

Un castello che fa parte della vita del paese

Ciò che colpisce del Castello di Lari è la sua integrazione con la vita del borgo. Non è solo una meta turistica: è un pezzo vivo della comunità. Non è raro vedere gli abitanti di Lari attraversare il cortile come fosse una piazza, o partecipare attivamente agli eventi che si svolgono nelle sale storiche.

Questa vitalità si percepisce appena si mette piede tra le mura: non è un luogo “morto” da fotografare e lasciare, ma uno spazio che cambia, si rinnova e continua a raccontare storie.

Se siete in zona, Lari merita una sosta, anche breve. Il borgo è raccolto, suggestivo e facilmente visitabile a piedi, anche con un bambino piccolo al seguito. E il castello? È una tappa obbligata: non solo per la bellezza della struttura, ma per il senso di storia viva che riesce a trasmettere.

Perfetto per una visita slow, magari accompagnata da un panino fatto al volo all’alimentari del paese, con vista sulle colline e sulla storia.

Lari è una piccola perla toscana, e il suo castello ne è il cuore pulsante.

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