I giorni della lavanda a Santa Luce: la Provenza in Toscana
- Posted by Andreea
- On 7 Luglio 2021
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- Campi di lavanda, Castellina Marittima, La Valle dei Profumi, Lavanda, Lorenzana, Orciano Pisano, Santa Luce
Santa Luce è un comune situato tra le dolci colline Pisane che conserva tuttora i resti della rocca sua medievale.
Il paese mantiene intatta la planimetria dell’antico borgo feudale: l’abitato, che ricalca la linea delle fortificazioni, si stringe a cerchi attorno allo spazio da cui il castello dominava la vallata.
Tra le attrazioni di maggior pregio troviamo:
- la Pieve romanica (nella frazione Pieve Santa Luce)
- l’oasi faunistica del lago di Santa Luce
- l’ecomuseo dell’alabastro (parte di una rete museale che coinvolge anche Volterra e Castellina Marittima)
- il villaggio disabitato di Monteforti, con i resti del santuario della Madonna (un tempo il più importante della zona).
Grazie al progetto pionieristico ‘La Valle dei Profumi’, che vede coinvolte numerose aziende agricole, dal 2015, da giugno ad agosto, ogni anno è possibile ammirare la fioritura della lavanda.
Oggi tra Santa Luce, Orciano Pisano, Castellina Marittima e Lorenzana la lavanda viene coltivata su 18 ettari rispetto ai 2 di partenza e “trasformata” in olii essenziali destinati a molti settori, dalla cosmetica all’alimentazione. La particolarità sta nel processo di produzione che avviene per corrente di vapore, ottenendo così olii essenziali puri al 100%.
Nel corso degli anni la coltivazione della lavanda è diventata molto di più e attorno ai lavandeti le aziende agricole hanno sviluppato, in parallelo, nuove filiere, ma anche didattica e turismo. Infatti aziende agricole e produttori accolgono i visitatori raccontando e mostrando loro ogni fase del lavoro, dalla raccolta alla distillazione.
I campi di lavanda sono aperti al pubblico da
- lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
- sabato e domenica dalle 8.00 alle 20.00
Il solo biglietto d’ingresso ha un costo di € 3.00 con il kit regalo invece il costo è di € 10.00.
Fioritura dei campi di lavanda di Santa Luce
Il periodo di fioritura della lavanda inizia da fine di giugno e termina verso agosto avanzato, ma varia a seconda della varietà di pianta (lavanda o lavandin) e dalla stagione (estate calda, estate fredda).
Cosa fare vicino ai campi di lavanda
Nei dintorni, oltre ai campi di lavanda ti consigliamo di visitare la Riserva Regionale Santa Luce, paradiso del birdwatching e di attività nella natura con percorsi olistici e spirituali e naturalmente i borghi di Orciano Pisano, Castellina Marittima e Lorenzana.
Orciano Pisano
è il più piccolo comune della provincia di Pisa ed è situato nei dolci rilievi delle Colline Pisane fra la Val di Tora e la Val di Fine, a pochi chilometri dal mare.
Il borgo si trova lungo la Strada del Vino delle Colline Pisane.
A Orciano Pisano nella Chiesa di San Michele risalente al 1400 è possibile ammirare la copia di una tela di Raffaello dedicata a San Michele Arcangelo. A causa del terremoto del 1846 che devastò l’intero paese, la chiesa ha subito ingenti danni che hanno richiesto la quasi totale ricostruzione ma l’altare in marmi policromi è rimasto quello originale.
Castellina Marittima
Questo borgo si trova nell’alta Maremma o Maremma settentrionale, storicamente conosciuta come Maremma Pisana.
Da sempre Castellina Marittima è stata legata alle sue cave d’estrazione dell’alabastro ospita infatti un Ecomuseo dell’alabastro in collaborazione con gli altri comuni che più hanno sfruttato la presenza della pietra di luce nel sottosuolo.
In particolare, il percorso museale di Castellina è allestito in modo da evocare proprio la visita a una cava. Presso l’ex Palazzo Opera “Massimino Carrai”, si trova il Punto Museale per l’Itinerario dell’escavazione; a Santa Luce si trovano gli Archivi d’area, mentre a Volterra l’itinerario della lavorazione e commercializzazione.
Se in passato l’attività prevalente era l’escavazione dell’alabastro, oggi prevalgono molto di più le attività agricole come la produzione vino e olio. Tradizione e moderna tecnologia si integrano perfettamente nella realizzazione di un’olio extravergine di oliva armonico nel gusto, a bassa acidità, profumato e biologico. I vitigni in collina sono coltivati con grande cura da piccole e grandi aziende locali che producono vini rossi e bianchi di qualità.
Lorenzana
La prima testimonianza dell’esistenza di Crespina è del 983. Se del castello non rimane nessuna traccia è ancora possibile ammirare alcune belle ville padronali del Settecento e Ottocento abitate a quel tempo da Giovanni Fattori, Luigi Gioli e Giorgio Kienerk, esponenti di punta della corrente dei Macchiaioli.
Tra tutte le bellissime ville ancora presente l’unica a essere aperta al pubblico è la Villa-museo Carlo Pepi.
Come gli altri borghi sopranominati anche Lorenzana ha una lunga e antica tradizione di produzione di ottimi vini. Inoltre Cenaia, piccola frazione del comune di Lorenzana, rappresenta uno dei poli vitivinicoli e vivaistici più importanti della Toscana per la sua coltivazione di barbatelle di vite destinate alla produzione di uve e vini di grande pregio.
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