
Val di Lima, la Toscana che non conosci
- Posted by Andreea
- On 30 Agosto 2021
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- Gombereto, Guzzano, Orrido di Botri, Pian di Ospedaletto, Pieve di Controne, San Cassiano, San Gemignano, Val di Lima
L’itinerario dei 5 borghi nasce nel cuore della Val di Lima e ha una durata di circa 3 ore. Se ti piacciono le escursioni, dai un’occhiata a quella dal Monte Lori alla Croce del Pratomagno.
Immersa nel verde degli alberi secolari la passeggiata conduce alla parte più alta della valle dove sono posizionati i borghi.

Foto: David Bonaventuri
Piccoli e incantevoli borghi realizzati quasi interamente in pietra, probabilmente di epoca romana, affascinano per la loro bellezza ricreando la magia dei tempi che furono. Circondati da valli e montagne offrono al viaggiatore panorami straordinari che accompagnano lungo tutta la passeggiata.
Il trekking dei 5 borghi della Val di Lima
L’escursione inizia a Pian di Ospedaletto, situato lungo il torrente Lima, è una piccola frazione del Comune di Bagni di Lucca.
Superata la salita iniziale, si prosegue quasi in piano fino a raggiungere il primo dei cinque borghi, Pian di Fiume. Pian di Fiume è minuscolo, ospita giusto qualche casa in pietra, un agriturismo e una cappella.
Proseguendo lungo la strada sterrata si incontra il secondo borgo, Guzzano.
La piccola borgata di Guzzano ha origini molto antiche, secondo alcuni documenti nacque da un podere assegnato ad un certo Clutius (probabilmente un militare in pensione) al quale il paese deve il suo nome. Poco più in alto invece un tempo c’era un castello, il “Castrum Controne” del quale nulla si è conservato purtroppo.
Riprendendo il sentiero si arriva a Gombereto.
Dell’antico splendore di Gombereto non resta quasi più nulla, anche se come Guzzano nacque da un insediamento romano.
Nel medioevo si sviluppò attorno al “Castrum Controne”, che all’epoca era centro difensivo della Controneria, zona più estesa e popolata del Comune di Bagni di Lucca. Proprio per la sua posizione altamente strategica, qui in quel periodo vi era un castello del quale si conservano ancora le tracce ben visibili tra i vicoli del paese. Infatti ogni anno a Gombereto, a fine estate si organizza una delle principali feste medievali della zona.
A qualche chilometro di distanza, proseguendo sulla strada principale si raggiunge San Gemignano, il più grande dei cinque borghi.
Il borgo nacque attorno all’omonima chiesa e oggi accanto alle antiche case in pietra si sono aggiunte nuove costruzione che ospitano per lo più b&b o affittacamere.
Alla fine della passeggiata, si arriva a Pieve di Controne.
Pieve di Controne è forse il più importante dei cinque borghi dal punto di vista storico in quanto sede di un’importante pieve, la Chiesa di Santo Stefano dei Bargi.
Sin dall’VIII secolo il comune della “Controneria” riuniva i borghi di San Gemignano e San Cassiano.
Inizialmente la giurisdizione ecclesiastica aveva sede presso la pieve di Santa Giulia, sul luogo dell’attuale area cimiteriale di Pieve di Monti Villa. La pieve di Santo Stefano dei Bargi assume una maggiore importanza nel corso del XIII secolo quando i borghi di San Gemignano e San Cassiano si staccano dal Controne per diventare comuni autonomi con un proprio statuto, e il comune istituisce un proprio statuto comunale che riconosce il centro amministrativo nella località di Pieve di Controne.
Per maggiori info sul sentiero dei 5 borghi vai su valdilima.org
La Val di Lima, dunque, custodisce una natura incontaminata e selvaggia come può essere la riserva naturale del Canyon dell’Orrido di Botri.
Canyon dell’Orrido di Botri
Il Canyon, di origine calcarea, si inserisce nel tipico paesaggio appenninico fatto di ambienti aspri e rocciosi e vaste faggete che in autunno si colorano di un bellissimo rosso acceso. Le alte pareti che in alcuni punti arrivano fino a 200 metri sono state scavate nel lungo corso degli anni dall’incessante scorrere del Rio Pelago. L’ambiente che si crea è di rara bellezza e interesse geologico e naturalistico.

Foto: David Bonaventuri – Valdilima.org
Grazie all’istituzione nel 1971 della Riserva Naturale Orrido di Botri e Balzonero, si è conservato un ambiente favorevole, integro e protetto dove hanno proliferato numerose specie di flora e fauna altrove rare.
Le visite guidate sono aperte da maggio a ottobre.
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